Al Vittorio Emanuele applausi e ovazioni per il maestro Alberto Veronesi per i cantanti Nicola Alaimo, Francesco Marsiglia, Jessica Nuccio, Alessandro Battiato e Manuela Cucuccio e per il pianista Milo Longo. Molto apprezzata la regia di Francesco Torrigiani.
Lunghi applausi e ovazioni per la prima de “L’elisir d’amore” al Vittorio Emanuele di Messina, andata in scena con l’accompagnamento del solo pianoforte, a causa dello sciopero proclamato da Cgil e Uil, che ha coinvolto la maggior parte dei professori d’orchestra. Dopo le iniziali perplessità per l’inconsueta formula (peraltro già adottata nei giorni scorsi a Firenze e a Palermo per analoghi motivi), il pubblico ha seguito con crescente interesse l’opera comica di Donizetti, manifestando a più riprese l’apprezzamento per i cantanti, il coro, la regia, le scene e i costumi. Alla fine grandi applausi per tutti: dal maestro Alberto Veronesi alla compagnia di canto (composta da Nicola Alaimo, Francesco Marsiglia, Jessica Nuccio, Alessandro Battiato e Manuela Cucuccio), dal Coro “Francesco Cilea”, diretto da Bruno Tirotta, al regista Francesco Torrigiani, dalla scenografa Francesca Cannavò alla costumista Lisa Rufini. Un’autentica ovazione ha accolto l’ingresso in palcoscenico del pianista Milo Longo che, da solo in buca, si è accollato l’intero peso musicale dell’esecuzione. Uno spettacolo elegante, vivace e colorato, che Torrigiani ha ambientato nell’Italia del secondo dopoguerra con spunti di piacevole comicità e una serie di soluzioni sceniche molto gradite dagli spettatori.
