Al via la prima edizione delle residenza d’artista ELENK’ART a Palermo, ospite l’artista Veit-Johannes Stratmann . La residenza, organizzata con la collaborazione del Verein Düsseldorf –Palermo e. V. si propone di avvicinare due realtà artistiche geograficamente distanti (Palermo e Düsseldorf) attraverso il dialogo, l’immedesimazione e l’interazione tra la città di Palermo, la sua scena culturale e l’artista tedesco attivo a Düsseldorf. Mezzo privilegiato di questo avvicinamento è la pittura di cui Stratmann è uno dei più interessanti esponenti della regione nord renana. Nel periodo della residenza dall’1 al 31 dicembre, l’artista tedesco avrà occasione di conoscere e approfondire la scena pittorica palermitana e siciliana e allo stesso tempo di esprimere questo contatto nelle opere realizzate a Palermo.
La pittura è stata uno dei parametri discriminanti che la giuria – composta da Francesco Galvagno (Presidente di Elenka s.p.a.), Michael Kortländer (Presidente del Verein zur Veranstaltung von Kunstausstellungen e.V. di Düsseldorf e promotore dello scambio Düsseldorf -Palermo) e Alessandro Pinto (membro del Verein Düsseldorf -Palermo e. V. e curatore della Residenza) – ha preso in esame nella selezione dell’artista.
Durante la residenza l’artista, oltre ad avere a disposizione un atelier nella zona di Partanna Mondello, verrà messo in contatto con le diverse generazioni di pittori palermitani, con l’Accademia di Belle Arti di Palermo, e con le differenti realtà artistiche cittadine.
NOTE D’AUTORE Veit-Joahnnes Stratmann
Dal 1983 al 1989 studia presso l’Accademia di arti visive di Francoforte sul Meno con il professore Per Kirkeby. Partecipa a numerose mostre personali e collettive in Germania e all’estero. Dal 1986 al 1994 insegna presso numerosi istituti privati, dal 2001 dirige la Freie Akademie Rhein / Ruhr a Krefeld.
Tema centrale del lavoro di Veit Stratmann è il superamento e la trasformazione della figurazione attraverso il mezzo pittorico. Le sue serie più note, Köpfe (Teste) e Landschaften (Paesaggi), esprimono la ricerca di una rappresentazione concreta che tralascia la mera riproduzione mimetica per divenire parte di un nuovo processo di creazione naturalistica. Uno dei strumenti di questa ricerca è lo sviluppo del colore, il cui utilizzo non è più descrittivo, ma stratificato, sovrapposto e libero. Nelle opere di Stratmann è la pittura a determinare la rappresentazione, ogni tentativo di espressione realistica viene a subordinarsi alla pittura. Gli oggetti si trasformano nel processo artistico, non rispecchiano o riflettono un elemento, i volti o i paesaggi, ma vengono condensati, ponendosi come simbolo e rappresentazione di concetti estetici.
