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The Swingle Singers

Sul palco del Teatro Politeama di Palermo lunedì 16 gennaio alle ore 21.15: The Swingle Singers ( Joanna Goldsmith Eteson e Sara Brimer soprano – Clare Wheeler contralto Oliver Griffiths e Christopher Jay tenore – Kevin Fox e Tobias Hug basso) con “Classical Reinventions” musiche di Arcangelo Corelli, Manuel de Falla, Johann Sebastian Bach, Astor Piazzolla, Lennon & McCartney, Claude Debussy e altri.

                                                                                                                                                                                         Propongono a Palermo un “percorso attraverso i linguaggi”  mettendo insieme Arcangelo Corelli e Chick Corea, e passando attraverso l’opera lirica, il tango, i Beatles, il pop e il jazz. Di particolare interesse appare la ripresa di tre arrangiamenti originali di Wart Swingle (Badinerie e Fugue in D minor di Bach e il Clair de lunedi Debussy), che sottilineano simbolicamente la continuità – lungo l’arco di mezzo secolo – fra gli Swingle Singer “in giacca e cravatta” degli anni Sessanta e quelli più accativanti e trasversali dei nostri giorni.

NOTE D’AUTORE The Swingle Singers

Fondati nel 1962 dal cantante e pianista americano Wart Swingle, il gruppo vocale  ha cambiato più volte la sua formazione, restando però un sinonimo di perfezione esecutiva e divertimento attraverso la musica. Eclettico per definizione, l’ensemble ha eseguito e inciso Sinfonia (1968) di Luciano Berio sotto la direzione dell’autore.   L’ensemble ha fuso in passato la musica di Bach con la tecnica del vocalese jazz per creare qualcosa di nuovo, ma senza cambiare neppure una nota della partitura originale,  oggi gli arrangiamenti di Classical Reinventions mostrano in che modo quella tradizione venga mantenuta, unendo alle opere del passato il beat contemporaneo.

Come ha scritto Cristina Zavalloni, “gli Swingle Singers sono oggi un ensemble vocale di enorme successo, il cui organico si rinnova continuamente, senza che l’impasto timbrico ne risulti sostanzialmente alterato. Ogni tanto cambiano le persone: del resto la militanza di un gruppo può essere un’esperienza intensa, e ci sta che man mano qualcuno si tiri indietro, si stanchi, decida di cambiare vita, o si lanci in una carriera solistica, e allora si va alla ricerca di nuove leve. A giudicare dal risultato finale immagino che i candidati vengano selezionati, in base a un’ottima padronanza del proprio strumento, a una bella voce, a un orecchio raffinato che consenta di inerpicarsi – rigorosamente a cappella – in progressioni spericolate. Ma mi piace pensare che il criterio adottato per individuare un potenziale “Swingle Singer” sia in realtà un altro, più sottile: la curiosità. E’ una qualità, questa, che considero tra le più nobili: la persona curiosa, spinta da un’attrazione fatale verso ciò che le è ignoto, si arricchisce allargando continuamente l’orizzonte delle proprie conoscenze, confezionando programmi originalissimi che sembrano confezionati apposta per mettere in crisi i puristi e animare il dibattito tra i musicologi. Del resto hanno sempre giocato a mescolare le carte dell’identità stilistica: lo facevano ben prima che si iniziasse ad abusare del termine contaminazione”.

botteghino:

intero euro 50 / ridotto (Carta Più Feltrinelli, IdeaNet, Moduscard) euro 35 / anfiteatro euro 25

prevendita:

botteghino del Politeama Garibaldi, il giorno del concerto a partire dalle ore 20.00.

 
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