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Teatro Massimo la nuova stagione

2014

 

La Stagione di opere e balletti 2014 del Teatro Massimosi inaugurerà il 18 gennaio,  con una nuova produzione del Massimo affidata a una delle registe più interessanti del panorama teatrale internazionale Emma Dante,  che dopo i successi al Teatro alla Scala di Milano e all’Opéra Comique di Parigi, debutta nel teatro lirico della sua città con Feuersnot (18-26 gennaio), secondo lavoro teatrale di Richard Strauss (1901), pochissimo eseguito in Italia ,  su libretto del poeta satirico Ernst von Wolzogen, l’opera narra con leggerezza una storia d’amore e di magia in una Monaco di Baviera medievale durante la festa di mezza estate, la festa dei fuochi di San Giovanni. Personaggi e tono ricordano gli ambienti popolareschi delle novelle di Boccaccio, «è una parabola sull’amore e sull’infanzia – afferma Emma Dante – che si svolge per il solstizio d’estate in una Monaco senza tempo, che da capitale del sud della Germania, diventerà il prototipo di ogni città del sud». Un ruolo di rilievo è affidato al coro di voci bianche; accanto al numeroso cast di interpreti, il coro degli adulti e una trentina di attori e mimi. Sul podio ritorna un altro illustre musicista palermitano, Gabriele Ferro, che a Strauss ha dedicato molte importanti tappe della sua carriera. Protagonista femminile Nicola Beller Carbone, anche lei specialista straussiana.

A febbraio debutterà un nuovo allestimento di Otello di Giuseppe Verdi (21 febbraio – 4 marzo) – opera assente da Palermo dal 1999 – realizzato in coproduzione con il San Carlo di Napoli, scene di Nicola Rubertelli e costumi di Patrizia Toffolutti, regia di Henning Brockhaus che sui personaggi del capolavoro verdiano ha affermato: «Jago è l’arido, il politico, il regista, il grande attore. Non vi è nessuno che porti la maschera con altrettanta naturalezza, nessuno capace di tanto odio con tanta disinvoltura; alla fine Otello penderà dalle sue labbra. Desdemona è una giovane donna dalla straordinaria capacità d’ amare e nell’opera non vi è uomo che non sia attratto o innamorato di lei. La sua unica colpa è la giovinezza, l’inesperienza che le impedisce di capire che qualcosa di grave è successo e la riguarda». La direzione è affidata a Renato Palumbo che negli ultimi anni si è affermato come uno dei migliori interpreti verdiani. Protagonisti saranno il tenore Stuart Neill (Otello), il soprano Julianna Di Giacomo (Desdemona) e il baritono Giovanni Meoni (Jago).

A marzo la danza con Carmen (19-25 marzo) nella coreografia di Amedeo Amodio sulle musiche dell’opera di Georges Bizet, scene e costumi di Luisa Spinatelli: protagonista l’étoile dell’Opéra de Paris Eleonora Abbagnato che debutta nel ruolo con al suo fianco Nicolas Le Riche (Don José) e Benjamin Pech (Escamillo). Una coreografia nata nel 1995 per Aterballetto, poi riproposta in numerosi teatri nel mondo fra cui la Scala: «Ah, Carmen! Ma Carmen adorée!» – ricorda Amedeo Amodio – «Sulle ultime note dell’opera si chiude il sipario. In palcoscenico inizia lo smontaggio delle scene. A poco a poco tutti coloro che hanno partecipato allo spettacolo, coristi, ballerini, musicisti, sarte, macchinisti vengono catturati dai fantasmi del dramma appena trascorso e man mano, un gesto, uno sguardo, un oggetto, li spinge ad immedesimarsi in ognuno dei personaggi; ciò avverrà per puro caso. Sarà per puro caso che Don José incontra Carmen, che rappresenterà per lui l’unico momento di vita autentica, intensa, ma anche quello della morte. Ma per Carmen il destino è scritto nelle carte. Da qui la storia della bella sigaraia riprende vita. A questo punto tutto è stabilito, meno il percorso o il labirinto dei due destini ormai indissolubilmente legati e così la scenografia creerà di volta in volta ambienti imprevedibili e surreali seguendo lo svolgimento degli avvenimenti. Sarà comunque Carmen a condurre il gioco trasgressivo ed eversivo, in un impossibile tentativo di sfuggire alla sua sorte. La scena, come la musica, si svuota durante lo svolgimento del racconto, fino a rimanere, nel momento finale, completamente scarna, desolata ad esprimere la “solitudine tragica e selvaggia” di una donna nel tentativo di affermare il proprio diritto alla diversità».

Nuova produzione anche per il Don Giovanni di Wolfgang Amadeus Mozart (16-22 maggio), opera assente da molti anni da Palermo, che andrà in scena nella versione della prima a Vienna 1788, che si differenzia da quella per il debutto a Praga nel 1787 soprattutto perché si chiude con la discesa agli inferi di Don Giovanni e non con il concertato degli altri personaggi. Sul podio Stefano Ranzani, la regia è di Lorenzo Amato, scene di Angelo Canu e costumi di Marja Hoffmann. Nel ruolo del protagonista Carlos Álvarez, mentre Leporello sarà Marco Vinco. Al loro fianco un cast di interpreti di fama internazionale. «Don Giovanni è un mito che attraversa la musica – dichiara Lorenzo Amato – comincia e finisce con la morte. Il movimento, il caos, l’affastellamento, la rapidità sono i tratti distintivi del personaggio e così desideriamo, metterlo in scena, senza tempo e senza luoghi: Don Giovanni attraversa i secoli e il mondo».

A giugno ritorna la più amata delle opere di Vincenzo Bellini: Norma (17-25 giugno) diretta da Will Humburg, in un allestimento del 2002 che arriva in Italia da Stoccarda, con la regia di una coppia famosa, Jossi Wieler e Sergio Morabito che ambientano la vicenda durante la Resistenza, in una chiesa abbandonata dove si ritrova un gruppo di partigiani dei quali Norma e Oroveso sono i capi. Protagonista  Csilla Boross già applaudita interprete del Nabucco diretto da Muti a Roma nel 2011, mentre il tenore Aquiles Machado sarà Pollione.

A settembre, La fille du régiment di Gaetano Donizetti (17-24 settembre) nello storico allestimento firmato da Franco Zeffirelli per il Teatro Massimo nel 1959 con la regia di Filippo Crivelli che ha girato il mondo: ispirato alle stampe di soggetto militare realizzate ad Épinal in epoca napoleonica, mantiene immutato il suo fascino che lo impone tra i classici dell’allestimento scenico del Novecento, con le scene dipinte, i siparietti, i costumi dai colori sgargianti adatti al clima musicale della partitura di Donizetti che alterna al rataplan militare momenti più lirici e sentimentali e una vena di ironia. Nel ruolo della protagonista Marie debutta a Palermo Desirée Rancatore con al suo fianco  il tenore Celso Albelo (Tonio), mentre Sulpice sarà il baritono palermitano Vincenzo Taormina, completano il cast Francesca Franci (Marquise de Berkenfield) e Filippo Luna nel ruolo en travesti della Duchesse de Crakentorp.

A ottobre la prima italiana di Švanda, dudák (19-26 ottobre), Volksoper del compositore ceco-americano Jaromír Weinberger (1896-1967), libretto di Miloš Kareš, in una colorata e fantasiosa produzione della Semperoper di Dresda: allievo di Max Reger, Weinberger – costretto a fuggire negli Stati Uniti durante le persecuzioni naziste – scrive quest’opera nel 1926 su solide basi tardo romantiche aperte alle suggestioni internazionali e alle mode del tempo. Opera molto celebre nella prima metà del Novecento, tanto che alcuni brani vennero addirittura incisi indipendentemente da celebri direttori e cantanti, entrando nel repertorio concertistico. Švanda, celebre zampognaro, giusto una settimana dopo il matrimonio con Dorotka, viene trascinato da Babinský a cercare fortuna nel mondo: incontrerà la regina dei ghiacci e anche il diavolo, ma il potere della sua musica sconfiggerà ogni male e tornerà dalla moglie fedele e pronta a perdonarlo.

Ultimo titolo d’opera a novembre Tosca di Giacomo Puccini (18-26 novembre) in un elegante allestimento del Maggio Musicale fiorentino con la regia di Mario Pontiggia e le scene e i costumi di Francesco Zito. Particolarità dell’allestimento sono le scenografie realistiche ma con punti di vista suggestivi: nel primo atto la cupola della chiesa di Sant’Andrea della Valle appare deformata per simboleggiare il potere oppressivo della chiesa; nel secondo atto la ricostruzione fedele di un salone di Palazzo Farnese da cui si intravede l’ambiente attiguo dove viene torturato Cavaradossi, che poi verrà giustiziato sugli spalti di Castel Sant’Angelo, prigione particolarmente opprimente e terrifica. Protagonista il soprano Hui He (Tosca), con il tenore Stefano Secco (Cavaradossi) e il baritono Ionut Pascu (Scarpia). Sul podio Daniel Oren, interprete di elezione delle opere di Puccini.

Tradizionale appuntamento natalizio con la danza, Romeo e Giulietta di Prokof’ev dal 18 al 23 dicembre. Lo spettacolo, con Pavel Bubelnikov sul podio e la coreografia di Massimo Moricone. «L’unica protagonista – afferma Moricone – è Giulietta e la conoscenza dell’amore, che la svezza, e la scaglia in un mondo in nulla più uguale a quello conosciuto fino all’attimo in cui le è apparso Romeo. In virtù di quell’amore si trova costretta all’odio, improvviso e inspiegabile. Da fanciulla, diventa adulta, in una crescita esponenziale tutta risolta nella ricerca di un aiuto che la disperazione del suo stesso amore non le consentirà di trovare. Da lì in poi è una rapida corsa verso il solo destino possibile. Giulietta è sola nel suo letto che trasforma in palco funebre, inscenando una finta morte che, crede, la renderà libera ma che beffarda le consegnerà tra le braccia il corpo senza vita del suo amato. L’amore le rivela una infinita sequenza di morte. Per primo Mercuzio amico devoto di Romeo, poi Tebaldo il collerico cugino, e ancora Paride suo promesso, infine Romeo stesso, il prescelto. Questa schiera di corpi senza vita, di morti ammazzati, vanno a formare tutti insieme, la costellazione funerea che le indica la via. Sono ormai lontani i giorni felici di adolescente, sono solo un ricordo sbiadito nella follia del presente, adulto e crudele». Nel ruolo dei due sfortunati amanti di Verona, Anbeta Toromani e Alessandro Macario.

 

Rinnovo abbonamenti ai Turni Prime, B, C, D, F, S1 dal 14 settembre al 6 ottobre 2013 (con diritto di prelazione ed esclusivamente presso la biglietteria del Teatro). Nuovi abbonamenti dal 13 ottobre al 17 novembre 2013, vendita anche online. Il costo degli abbonamenti va da un minimo di euro 40 a un massimo di 635 euro.

Turni Prime, B, C, D, F: 9 spettacoli (tutti).

Turno S1 (5 spettacoli): Feuersnot, Otello, Carmen, Norma, La fille du régiment.

Turno S2 riservato alle scuole (5 spettacoli): Otello, Don Giovanni, Švanda, Tosca, Romeo e Giulietta. Prenotazioni dal 7 al 31 ottobre: fax 0916053342 • scuole@teatromassimo

Nuovi abbonamenti per gruppi (associazioni, Cral e circoli convenzionati): prenotazioni dal 16 settembre: fax 0916053342 • marketing@teatromassimo.it

Vendita biglietti dal 24 novembre. Alcuni posti a ridotta visibilità nei palchi laterali di quarto e quinto ordine sono passati al settore 8 come posti d’ascolto e saranno venduti esclusivamente il giorno dello spettacolo.

I prezzi dei biglietti vanno da un minimo di 10 euro a un massimo di 125 euro.

La biglietteria del Teatro Massimo è aperta dal martedì alla domenica, dalle ore 9:30 alle ore 17:00 e nei giorni di spettacolo da un’ora prima dell’inizio: tel. 0916053580 • fax 0916053391 • biglietteria@teatromassimo.it • Vivaticket dal lunedì al venerdì dalle ore 9:00 alle ore 19:00; sabato dalle ore 9:00 alle ore 14:00 (informazioni e acquisto telefonico dei biglietti con carta di credito) • numero verde nazionale 800907080 • per le chiamate dall’estero e dai cellulari: tel. +39 0412719003

Biglietteria online su www.teatromassimo.it

 

 

 
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