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Memorie del carrubo

 

“Memorie del Carrubo, testimone antico degli iblei” è il titolo del progetto teatrale firmato dall’avvocato Elio Ripoli che sarà portato
in scena il 10 agosto alle ore 21 al Teatro di Pietra di contrada Trippatore a Sampieri (Scicli).

Il testo è una proposta originale per il 150° anniversario dell’Unità d’Italia, che in quest’angolo di Sicilia si rilegge  con gli occhi antichi e saggi di un carrubo secolare che in questi 150 anni ha visto sorgere e finire la vita degli uomini. Un carrubo che dal suo altopiano, come da una posizione privilegiata, ha visto la storia passargli davanti e  la racconta sul far della sera come un cantastorie.
Il carrubo è  un topos dell’immaginario collettivo , un signore maestoso del territorio, così peculiare nella sua possente presenza da far dire a molti che senza il carrubo non sarebbe riconoscibile il paesaggio ibleo. Una presenza arcaica, memoria del tempo, che è stato testimone delle vicende grandi e piccole di queste terre.
Dai moti del 1837 a quelli del 1848, l’arrivo di Garibaldi e, in quest’angolo di Sicilia, le imprese di Nicola Fabrizi e l’alluvione di Modica, e poi le altre guerre fino allo sbarco degli alleati, e le voci degli eroi e degli umili, che all’ombra del carrubo hanno affidato speranze e lamenti: i suoi racconti, come aneddoti, ci restituiscono il senso della storia dalla quale veniamo e della nostra identità.
Elio Ripoli, che è l’autore del testo, sarà sul palcoscenico con Giorgio Sparacino, che ne ha curato l’adattamento teatrale, insieme a Jean Claude Lopez e Alessandra Pitino che saranno le voci narranti; ci sarà un intervento alla fisarmonica di Gino Carbonaro e di Nonò Salamone, cantastorie di Sutera che è tra i migliori interpreti della cultura folkloristica siciliana.

Il costo del biglietto è di € 10 e il ricavato della serata, pagate le spese di allestimento, sarà destinato all’Associazione Culturale per la promozione sociale “Tano Taormina” onlus, a favore di un programma di riabilitazione per soggetti disabili.

 
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