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Ciaula, Batà e la luna al Ditirammu

All’interno della rassegna “Ferakalsa” promossa dal teatro stabile Ditirammu sabato 18 e domenica 19 alle ore 21,15 avrà luogo lo spettacolo CIAULA, BATA’ E LA LUNA:

PAESAGGI INTERIORI E CORRISPONDENZE COSMICHE
DALLE NOVELLE DI PIRANDELLO “MALE DI LUNA” E “CIAULA SCOPRE LA LUNA”
REGIA DI GIGI BORRUSO
CON GIGI BORRUSO E DARIO COMPAGNA (CLARINETTO)

Due fra le più emblematiche novelle di Pirandello, centrate sul rapporto fra l’uomo e il cielo, fra la dimensione interiore e il mondo degli astri, nella sua accezione ancestrale e mitologica.
In scena un attore e un musicista, alla ricerca di una interazione stretta fra musica e parola.
Le due novelle, scritte da Pirandello a breve distanza l’una dall’altra (1912/1913), appartengono ad una fase in cui lo scrittore ha già superato il contrasto fra natura e civiltà, e si è inoltrato verso la scoperta delle più profonde dinamiche del mondo psichico dell’uomo contemporaneo, di cui denuncia le alterazioni, le mistificazioni. Le manifestazioni naturali e psichiche assumono connotati enigmatici e oscuri.
Ciàula e Batà sono due derelitti. Due immagini d’una umanità quasi primordiale della Sicilia più profonda. L’uno, un caruso mezzo scemo, poco più che uno schiavo condannato alla terribile fatica di una miniera di zolfo, l’altro un povero contadino tormentato dalle crisi epilettiche. Pirandello descrive quasi dall’interno di essi la loro condizione primitiva, il degrado psichico, la legge spietata della necessità cui si piegano, il buio della miniera dove striscia il gracile corpo di Ciàula e il sinistro silenzio di Batà nel deserto della torrida campagna dell’entroterra siciliano. Ma, attraverso lo stupore attonito di Ciàula e le violente crisi di Batà dinanzi al cielo lunare, ecco che riaffiora in loro e in noi una memoria ancestrale. Universale. L’archetipo di un rapporto profondo con l’universo, le sue leggi e il suo mistero. La luna piena rivela al povero Batà, il suo doppio, una natura terribile e violenta, quel male di luna, che fa di un uomo, nell’immaginario popolare, un lupo mannaro, mentre pare improvvisamente far “nascere” Ciàula ad una nuova consapevolezza del mondo e di sé.


Teatro Ditirammu – Via Torremuzza, 6 – Palermo  tel. 091.6177865

Costo biglietti:

Intero: 8 euro – ridotto e carte sconto: 5 euro. È consigliata la prenotazione.


 
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