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SACRI AGLI DEI

Un grande ritorno: gli Argenti di

Morgantina, finalmente in Sicilia dopo

essere stati trafugati circa trenta anni

fà. Un convegno, una tavola rotonda e

infine l’inaugurazione della sezione

espositiva

 

Venerdi 3 Dicembre AIDONE


CONVEGNO
Centro di accoglienza turistica (ex Mattatoio) ore 9,30
Piazza Papa Giovanni Paolo II
Indirizzi di saluto
Filippo Gangi Sindaco di Aidone
Giuliana Perrotta Prefetto di Enna
Sebastiano Missineo Assessore regionale dei beni culturali e dell’identità siciliana
Giuseppe Monaco Presidente della Provincia regionale di Enna
Fulvia Caffo Soprintendente per i beni culturali e ambientali di Enna




TAVOLA ROTONDA Sacri agli dei
Introduce e modera
Gesualdo Campo Dirigente Generale del Dipartimento dei beni culturali e dell’identità siciliana
Il Sistema dei parchi archeologici regionali
INTERVENGONO
Enrico Caruso Direttore del Parco archeologico di Morgantina
Morgantina, il Museo di Aidone e gli argenti “Sacri agli dei”
Malcolm Bell III Virginia University, Direttore della Missione archeologica americana a Morgantina
Il tesoro e la casa ‘di Eupòlemo’
Pietro Guzzo già Soprintendente di Pompei
Argenti a Morgantina
Silvio Raffiotta Magistrato
Scilla deportata a Manhattan
Jeannette Papadopoulos Ministero per i beni e le attività culturali – Direzione generale per le antichità
Il Ministero per i beni e le attività culturali e il recupero delle opere illecitamente esportate
Giuseppe Marseglia Comandante del Nucleo Carabinieri Tutela del Patrimonio Culturale della Sicilia
La tutela del patrimonio culturale in Sicilia e i recuperi archeologici
CONCLUSIONI
Francesco Rutelli Senatore, già Ministro per i beni e le attività culturali
La convenzione Italia – USA del 2001 e l’accordo con il Metropolitan museum of art di New York del 2006
INAUGURAZIONE DELLA SEZIONE ESPOSITIVA ORE 15,00 Presso il Museo Archeologico
Raffaele Lombardo
Presidente della Regione Siciliana


Per info:

Museo Archeologico di Aidone
Largo Torres Truppia, 1
Tel. 0935 87307


Finalmente si pone il termine “fine” a questa annosa vicenda, gli argenti tornano in Sicilia, dove furono trafugati dai tombaroli circa trent’anni fa nelle campagne siciliane intorno a Enna, venduti sottobanco nelle aste clandestine internazionali  e acquistati dal Metropolitan Museum di New York nel 1984, dove sono stati esposti fino allo scorso anno, gli Argenti di Morgantina – sedici raffinatissimi pezzi d’argento d’orato d’epoca ellenistica – rientrano definitivamente il prossimo 3 dicembre ad Aidone, il piccolo comune montano della provincia di Enna sorto nelle vicinanze dell’antico centro abitato di Morgantina.

Gli Argenti, conosciuti anche come il Tesoro di Eupòlemos, dal nome del loro ultimo proprietario, saranno esposti nel Museo Archeologico di Aidone dove già dallo scorso anno figurano gli spettacolari Acròliti di Demetra e Kore (restituiti anch’essi dagli USA) e dove in primavera arriverà la celebra statua della Venere di Morgantina. L’allestimento museale per gli Argenti è progettato dal neo direttore del Parco Archeologico di Morgantina, arch. Enrico Caruso e prevede, insieme ai sedici magnifici pezzi, l’esposizione di una raccolta di reperti inediti provenienti dall’abitazione di Eupòlemos risalenti al III secolo a.C. e recuperati durante le campagne di scavo degli anni Novanta dirette da Malcom Bell III, l’archeologo statunitense profondo studioso di Morgantina a cui si deve il riconoscimento dei tesori d’arte trafugati in Sicilia ed esposti nei musei americani.

Gli argenti, rientrati in Italia all’inizio del 2010, tornano ad Aidone dopo una tournèe coordinata dall’Assessorato Regionale dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana cominciata la primavera scorsa al Palazzo Massimo di Roma, proseguita al Museo Salinas di Palermo e conclusasi a Shangai, in Cina, in occasione dell’Expo. Al Museo Archeologico di Aidone gli argenti saranno esposti insieme agli Acròliti di Demetra e Kore che, provenienti dal Bayly Art Museum della Virginia University, da dicembre  2009 si possono ammirare nell’allestimento progettato dall’arch. Caruso e realizzato con il contributo creativo della stilista Marella Ferrera che ha curato la “vestizione” delle due dee. Si attende l’ultimo “ritorno” : quello della celebre Venere di Morgantina. Questo il nome dato dagli americani alla grande dea, trafugata nelle campagne ennesi negli anni Settanta ed esposta per 22 anni al Paul Getty Museum di Malibu, in California. Al suo rientro in Italia, la prossima primavera, la Venere potrebbe  cambiare nome: secondo alcuni studiosi, infatti, sarebbe una raffigurazione della grande madre della Sicilia greca, la dea Demetra.

 
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