Read more" /> Pezze di Storia | ArtEventi Sicilia
ArtEventi Sicilia

Pezze di Storia

Al Castello Ursino  “Pezze di Storia”, le inedite collezioni tessili di Biscari e Benedettini, dai paramenti sacri agli abiti del Settecento. A Catania, mille anni di memoria pubblica e privata, in un racconto inedito tra sacro e profano,  in mostra dal 22 luglio  al 5 febbraio .

In mostra saranno le inedite collezioni tessili raccolte nel museo privato dei Principi Biscari: oggetti di raffinata fattura provenienti dalle Wunderkammer, le “stanze delle meraviglie”, delle “enciclopedie tattili” che gli aristocratici esibivano ad ospiti privilegiati, come i viaggiatori stranieri in Italia per il Grand Tour tra il XVII e il XX secolo. Dalla collezione dei Padri Benedettini,  provengono paramenti sacri e manufatti artistici di grande bellezza. Entrambe le collezioni documentano la passione di mecenati illuminati e collezionisti privati che, animati dal bisogno di educare, compravano dal mercato antiquario pregevoli manufatti frutto della sapienza manuale e dell’estro creativo di artigiani del passato. Confluite nel 1934 nella collezione nel Museo Civico di Catania, le mirabilia dei Biscari e dei Benedettini sono per la prima volta fruibili dai cittadini catanesi e dai turisti.

“Pezze di Storia” nasce da un progetto di Marella Ferrera (in foto mentre osserva l’esposizione) ed è organizzata dalla Direzione Cultura del Comune di Catania, diretta da Augusta Manuele, in collaborazione con la Soprintendenza dei Beni Culturali e Ambientali di Catania guidata da Vera Greco. La storica dell’arte Carmela Cappa, insieme alla dirigente della Soprintendenza Luisa Paladino ha curato la direzione scientifica dell’esposizione.

Tutti i pezzi in esposizione sono stati sottoposti ad un complesso lavoro di pulitura e conservazione,  eseguito da specialisti del restauro tessile che operano a Siena sotto la guida di Grazia Palei. Un catalogo, pubblicato da Domenico Sanfilippo Editore, raccoglie e documenta tutti reperti esposti con le schede redatte dagli esperti della Soprintendenza e con il contributo particolare della storica dell’arte Carmela Costa nella ricostruzione della festa religiosa del Sacro Chiodo.

“Un evento –  sottolinea il sindaco Stancanelli –  che segna l’inizio di una stagione nuova per il Castello Ursino, che dopo la mostra-evento su Modigliani dell’inverno scorso, si conferma centro di riferimento culturale e turistico della città e dunque motore dell’economia del territorio. Come lo sono stato per Modigliani, sono grato anche stavolta a Marella Ferrera per la passione che ha dedicato a questo progetto. Ultimati i lavori della messa in sicurezza di tutti i livelli, il Castello si prepara ad essere un vero contenitore di più eventi contemporanei e non ci saranno più i limiti del passato per il numero dei visitatori. La programmazione di questa mostra, poi, rientra fra quelli collaterali ai prossimi Mondiali Assoluti di Scherma con l’idea di offrire ai visitatori un ampio ventaglio di offerte e svaghi culturali a Catania”.

“Dopo gli Acroliti di Morgantina questo è l’allestimento che più mi ha esaltato”. Marella Ferrera, che della mostra “Pezze di Storia” è concept creator, spiega che “entrare in contatto fisico con l’energia di questi pezzi di storia è stata un’esperienza che mi ha completata professionalmente”. Originale ed evocativa la sua proposta per le austere sale al piano terra di Castello Ursino dove in queste ore, grazie alla collaborazione con il Teatro Stabile di Catania diretto da Giuseppe Dipasquale, il direttore degli allestimenti scenici Franco Buzzanca lavora al fianco della Ferrera. Grandi cubi in legno diventano volumi espositivi, come telai dove i fili della narrazione di “Pezze di Storia” tracciano trama e ordito. Cubi trasformati in visionarie “stanze della memoria” e veli di tulle color fango a creare una patina del tempo che sbiadisce i contorni degli oggetti e li proietta in una dimensione spazio-temporale lontana dal presente.

Non a caso, poi, secondo la storica dell’arte Carmela Cappa, la mostra sulle collezioni tessili del Castello Ursino viene esposta per la prima volta al pubblico in occasione dei 150 anni dell’Unità d’Italia. “Di fatto, viene consegnato solo adesso alla Città di Catania e alla sua gente quel patrimonio collettivo che da bene ecclesiastico divenne bene demaniale”. La Cappa ricorda infatti come la nascita del nuovo stato italiano, fondato su principi laici, con l’eversione dell’asse ecclesiastico sancì la soppressione degli Ordini e delle Corporazioni religiose (1866) e l’incameramento nel demanio statale dei loro beni. “Quello al Castello Ursino – conclude la Cappa – sarà un viaggio tra il sacro e al profano: da una Catania in festa per le solenni celebrazioni liturgiche alla ricostruzione del quotidiano attraverso le collezioni di capi di abbigliamento, accessori ed oggetti anche di uso personale esposte nella Wunderkammer del Principe di Biscari. Pezzi da collezione e preziosi manufatti testimoni di una grande sapienza artigianale che oggetto di ricerca per gli studiosi, di curiosità per i visitatori e di orgoglio per la città che riconquista la sua memoria”.

Fra le curiosità in mostra uno dei tre frammenti del mantello di Arrigo VI, padre dello Stupor Mundi Federico II di Svevia (gli altri sono custoditi al British Museum di Londra e nella Cattedrale di Palermo), un curioso ferma-baffi da notte; le collezioni “profane” di Carte da Tarocchi e quelle “sacre” di paramenti liturgici finemente ricamati in oro e argento; abiti e biancheria da collezione del Settecento e infine il sontuoso baldacchino utilizzato in occasione della processione del Sacro Chiodo, la reliquia della croce donata ai Benedettini dal re Martino, venerata dai cittadini di Catania con devozione pari a quella di Sant’Agata. Fra le curiosità anche la “Stanza del Cucito”, un omaggio a Donna Felicia Biscari – rievocata con un delicato ritratto d’epoca – arredata con tutti gli strumenti per filare, cucire e ricamare e l’ostensorio portato in processione per Catania in occasione della Celebrazioni del Sacro Chiodo, festa raccontata da De Roberto nel suo romanzo “I Vicerè”.

Le foto di questo articolo sono di Valerio D’Urso.

Dal 22 luglio 2011 al 5 febbraio 2012

 

ORARI

da lunedì a sabato 9 -19

domenica 9 – 20

 

BIGLIETTI

Intero 6 euro

Ridotto 3,60 euro (si applica per gruppi di oltre 10 persone)

Scolaresche 2 euro

La biglietteria chiude 30 minuti prima dell’orario di chiusura al pubblico

 

PRENOTAZIONE GRUPPI e VISITE GUIDATE

Segreteria Organizzativa del Castello Ursino 095 – 34.58.30

 

 

 
Comments

No comments yet.

Leave a Reply