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Elegia delle donne morte

Martedì 8 marzo ore 20.00

Presentazione del libro “Elegia delle donne morte”

di Beatrice Monroy (Navarra Editore)

Bar Libreria Garibaldi – Piazza Cattolica 1 – Palermo

Il libro sarà presentato simbolicamente in occasione della Festa delle donne . Saranno presenti l’autrice e l’editore Ottavio Navarra. Presenta Giovanna Fiume – Associazione Luminaria. Durante la serata verrà proietatto il cortometraggio “Bella”, dedicato a una delle storie di donne contenute nel libro – per la regia di Margo Cacioppo con Silvia Scuderi

Giovanna, Bella, Carla, Ada, Emma e Vincenzina sono le sei protagoniste del nuovo libro di Beatrice Monroy: “Elegia delle donne morte” (Navarra Editore).  Il libro sarà protagonista per tutta la settimana del noto programma radiofonico di RadioTre Fahrenheit: da lunedì 7 marzo a venerdì 11 marzo, ogni pomeriggio alle 15.55 all’interno della rubrica “Le storie” un racconto al giorno di Beatrice Monroy da “Elegia delle donne morte”.

Sono storie donne che non ce l’hanno fatta, donne perdenti che, trovandosi a un bivio cruciale della loro vita, si sono ritratte affogando nel silenzio. Vite e storie che si incrociano in un mattino piovoso sui gradini di una Chiesa di una città senza nome, una città fantasma e clone di Palermo.

“È inverno. Piove. Una pioggia fatta di acquazzoni e poi rapide schiarite. Sono le sei del mattino. È ancora buio. Alcune donne salgono i gradini della chiesa barocca. Si fermano davanti al portone chiuso. Aspettano. Le anziane hanno, per vecchia abitudine e rispetto del luogo sacro, il capo coperto con un velo di pizzo o con un fazzoletto di seta chiuso sotto il mento da una scocca, le più giovani invece sono a capo scoperto. Ciascuna di esse è uscita dalla propria abitazione molto presto, chiudendo dietro sé, con delicatezza, la porta per non svegliare chi dorme, poi a passi lesti o a passi lenti e perfino un po’ acciaccati, si è diretta verso la chiesa. Arriva la perpetua. Ha in mano le chiavi del portone. Le donne salgono i gradini e si affollano attorno a lei. Lei sa, chi viene a confessarsi a quell’ora ha un peso sul cuore, perciò le guarda con una certa aria di disapprovazione. Tutte buttane, buttanazze. Ecco cosa pensa e spalanca il portone.”

Beatrice Monroy, nota scrittrice e poetessa palermitana nonché autrice di testi teatrali e radiofonici, in quest’ultimo romanzo, come in molte opere precedenti, dà voce e forma a dolori di diversa natura. “Le motivazioni – spiega la Monroy – sono semplici: la parola è testimonianza, perciò narrare a un popolo che tutto dimentica, il nostro, mi pare molto, molto importante.”

SCHEDA DI APPROFONDIMENTO

“I balconi erano coperti di cenere, di lapilli incandescenti spinti dal forte scirocco. Nella piazza, piena di sterpaglia secca, ogni tanto un tizzone ardente generava un incendio che veniva spento da un’anonima secchiata d’acqua.”

Chi ha dato fuoco all’Archivio? E perché?

In Elegia delle donne morte sei donne rievocano vicende personali, incrociando i loro destini. Sono donne che non ce l’hanno fatta, donne perdenti che, trovandosi a un bivio cruciale della loro vita, si sono ritratte affogando nel silenzio.

Le donne si raccontano sempre, cercano nelle altre complicità e ascolto, si scambiano storie allegre, comiche e tristi, creano cerchi, confidenze, solidarietà. Tutti i destini narrati hanno una comune origine in una notte di scirocco. Un fuoco devasta le montagne attorno alla città, qualcuno ne approfitta per dare fuoco al grande Archivio, memoria di una città senza nome, una città fantasma e clone di Palermo. Poi siamo in un’alba invernale davanti a una chiesa. Piove. Uno sparuto gruppo di donne si ritrova davanti al portone, la perpetua apre e le fa accomodare, le anziane hanno il velo in testa, le giovani no, tutte hanno lo sguardo impaurito e una gran fretta di confessarsi. A una a una si avvicinano al confessionale dove le attende il prete, nervoso anche lui, non gli hanno dato neanche il tempo di prendere il caffè. Parlano, parlano, si alzano e vanno a pregare davanti al Cristo appeso sull’altare con le carni sanguinanti.

Attraverso le confessioni si dipanano le storie di donne contemporanee di varie età, appartenenti a mondi diversi, tenute insieme dal ricordo di un incendio in un’estate di scirocco e narrate in un umido inverno d’abbandono.

L’autrice: Beatrice Monroy vive a Palermo, è autrice di testi teatrali e radiofonici (Rairadio1 e Rairadio3), ha pubblicato raccolte di racconti e piccoli poemi per il teatro, ultimo un manuale di scrittura drammaturgica, Tutti in scena, manuale di drammaturgia, per le edizioni La Meridiana. Da più di un trentennio anima laboratori di scrittura e narrazione in giro per l’Italia.

 
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